Il progetto per la stabilizzazione della Torre

Malkov passò molto tempo alla biblioteca Lenin di Mosca per cercare di recuperare ogni notizia sul famoso monumento, dalla travagliata storia della sua costruzione (come noto interrotta e ripresa più volte) fino agli studi più recenti risalenti al Novecento. Dopo alcuni mesi di intensa attività di ricerca l’ingegnere elaborò un proprio progetto di stabilizzazione del monumento che si sarebbe distinto per la sua semplicità.

Per bloccare la progressiva inclinazione del campanile, Malkov proponeva di collocare alla sua base tre travi a forma di boomerang che formassero una sorta di piedistallo interrato su cui la torre avrebbe scaricato il proprio peso.

L’ingegnere disegnò lo schema su una pagina di quaderno che custodì in un cassetto in attesa di trovare un modo per farlo giungere in Italia. Ma in epoca di guerra fredda non era semplice avere relazioni con l’Occidente e Malkov capì che non avrebbe potuto visitare la città per compiere studi sul campo. L’unica strada percorribile era quella di rendere pubblico il progetto diffondendolo attraverso la stampa.

Parte dei moltissimi progetti per la stabilizzazione della Torre, arrivati a Pisa da tutto il mondo,  sono esposti all’interno della mostra La Torre allo specchio – Le molte vite del Campanile del Duomo di Pisa.

 

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